Sariano di Gropparello, Piacenza. Junkers Ju87, Stuka
Lo Stuka era un aereo molto solido, lungo circa 12 metri, alto 4 e largo 14, con un peso massimo al decollo di 66 quintali. Volava a 400 chilometri all'ora, poteva salire fino a 8000 metri e volare per 1500 km. L'armamento era costituito da 2 mitragliatrici fisse da 7,92 mm ed una brandeggiabile dello stesso calibro; poteva imbarcare inoltre quasi 20 quintali di bombe. L'equipaggio era formato da due uomini, ma era pienamente operativo anche con uno solo. Ne furono costruiti circa 6000 esemplari in varie versioni. E' stato il caccia bombardiere più di successo della Luftwaffe, impiegato su tutti i fronti. Su questi velivoli furono montate delle sirene azionate dalla velocità, in affondata era un urlo straziante che cresceva e provocava devastanti effetti su quanti erano nell'area sottostante. Queste sirene venivano chiamate "Trombe di Gerico". Lo Stuka, oltre ad essere una macchina robusta, era ben voluto dai piloti anche per la sua esemplare precisione durante gli attacchi al suolo; era infatti relativamente facile , per loro, centrare un carro armato o bersagli piccoli.
Su segnalazione di Cristiano, il Grac, in data 27 settembre 2014, ha intervistato il signor Italo Vallavanti di Gropparello, il quale è stato testimone di questo incidente aeronautico occorso nell'estate del 1942 a Sariano di Gropparello. Il tipo di velivolo poteva essere uno Junkers Ju 87, detto anche Stuka, che a quel tempo era di base a San Damiano.
"Nei primi mesi del 1942, l'aeroporto di San Damiano è sotto il comando della 11^ Flotta Aerea Germanica e viene attivata una scuola di pilotaggio della Luftwaffe... oltre che per la scuola di pilotaggio, l'aeroporto viene impiegato anche come scalo per i trasferimenti aerei verso il Sud, poi come base aerea di guerra per azioni contro gli alleati, quindi come punto di rischieramento. E' in questo periodo che nei cieli piacentini volano pochi aerei italiani, ma tanti Junkers Ju 87 (il famoso Stuka) Ju 88, Foche Wulf 190, Messerschmitt 109 BF e G."
(Tratto da "Nei cieli piacentini, piacentini nei cieli" di Luigi Buratti, Piacenza 2006)
"Alla data del 4 agosto 1942 l'aeroporto "G. Mazza" già figura sotto la denominazione di "Aeroporto Tedesco L 40686"... Sull'aereobase allora erano comparsi gli Junkers Ju 87, i temimibi "Stuka", bombardieri a tuffo noti per i successi raccolti sui vari fronti. La scuola di pilotaggio li impiegava per gli addestramenti. I sibili laceranti delle sirene dei velivoli in picchiata raggelavano. Non sempre le richiamate avvenivano in sequenza fra di loro e tanti furono gli incidenti mortali."
(Tratto da: "Un aeroporto nella storia" di Francesca Tassi, edizioni Tripleco, Piacenza 1996)
"Nei primi mesi del 1942, l'aeroporto di San Damiano è sotto il comando della 11^ Flotta Aerea Germanica e viene attivata una scuola di pilotaggio della Luftwaffe... oltre che per la scuola di pilotaggio, l'aeroporto viene impiegato anche come scalo per i trasferimenti aerei verso il Sud, poi come base aerea di guerra per azioni contro gli alleati, quindi come punto di rischieramento. E' in questo periodo che nei cieli piacentini volano pochi aerei italiani, ma tanti Junkers Ju 87 (il famoso Stuka) Ju 88, Foche Wulf 190, Messerschmitt 109 BF e G."
(Tratto da "Nei cieli piacentini, piacentini nei cieli" di Luigi Buratti, Piacenza 2006)
"Alla data del 4 agosto 1942 l'aeroporto "G. Mazza" già figura sotto la denominazione di "Aeroporto Tedesco L 40686"... Sull'aereobase allora erano comparsi gli Junkers Ju 87, i temimibi "Stuka", bombardieri a tuffo noti per i successi raccolti sui vari fronti. La scuola di pilotaggio li impiegava per gli addestramenti. I sibili laceranti delle sirene dei velivoli in picchiata raggelavano. Non sempre le richiamate avvenivano in sequenza fra di loro e tanti furono gli incidenti mortali."
(Tratto da: "Un aeroporto nella storia" di Francesca Tassi, edizioni Tripleco, Piacenza 1996)
Qui sotto l'intervista registrata a Sariano il 27 settembre 2014.
Dopo l'indicazione dell'area di probabile impatto, da parte del signor Vallavanti, il Grac ha effettuato una ricerca di superficie con i metaldetectors, ma nulla di sicuramente aeronautico è stato rinvenuto. L'unico reperto ritrovato, che al momento lascia qualche speranza si tratti del velivolo cercato, è il cuscinetto a doppia fila riportato nelle foto sotto.