Vigolzone, Piacenza, Italy. Junkers Ju88
Grazie a Giancarlo Anselmi abbiamo potuto ricostruire in parte la storia dello J88 che si schiantò nei pressi di Vigolzone. La sera del 22 febbraio 1943 un bimotore Junkers Ju88 decolla dalla base di San Damiano per un volo di addestramento notturno, ma appena in volo i motori presentano gravissimi inconvenienti, tanto da costringere l'equipaggio a rientrare immediatamente sull'aeroporto che avevano appena lasciato. Purtroppo la quota non permette tante opzioni ed infine i piloti decidono di tentare un atterraggio forzato poco a nord di Vigolzone. La manovra disperata non riesce e l'equipaggio tutto, muore nel tremendo impatto.
I loro nomi: Klotsche Werner, Berger Ernest, Posemund Paul, Gulich Gojjfried.
Circa le cause dell'incidente si diceva, subito dopo l'accaduto, che i motori si gripparono causa presenza di zucchero nel carburante usato quella sera dal velivolo, sabotaggio insomma. La paternità dell'azione fu attribuita a gruppi antifascisti, ma vi erano anche coloro che sostenevano fossero stati addirittura alcuni tedeschi. La seconda versione, anche se ha dell'incredibile, ha sicuramente un lato più verosimile: elementi italiani ostili al regime fascista-nazista all'interno di un area guardata da tedeschi armati in prossimità di punti sensibili, difficilmente avrebbero potuto compiere un atto di sabotaggio simile con esito positivo; la cosa sarebbe invece stata possibile da parte di elementi tedeschi...
Il 23 febbraio 2014 Arrigo, Luigi, Cristiano e Pierlino, con l'aiuto determinante di Giancarlo Anselmi, rintracciano l'area dell'incidente e ritrovano parti dello Junkers. Sotto le foto della ricerca e dei reperti...
I loro nomi: Klotsche Werner, Berger Ernest, Posemund Paul, Gulich Gojjfried.
Circa le cause dell'incidente si diceva, subito dopo l'accaduto, che i motori si gripparono causa presenza di zucchero nel carburante usato quella sera dal velivolo, sabotaggio insomma. La paternità dell'azione fu attribuita a gruppi antifascisti, ma vi erano anche coloro che sostenevano fossero stati addirittura alcuni tedeschi. La seconda versione, anche se ha dell'incredibile, ha sicuramente un lato più verosimile: elementi italiani ostili al regime fascista-nazista all'interno di un area guardata da tedeschi armati in prossimità di punti sensibili, difficilmente avrebbero potuto compiere un atto di sabotaggio simile con esito positivo; la cosa sarebbe invece stata possibile da parte di elementi tedeschi...
Il 23 febbraio 2014 Arrigo, Luigi, Cristiano e Pierlino, con l'aiuto determinante di Giancarlo Anselmi, rintracciano l'area dell'incidente e ritrovano parti dello Junkers. Sotto le foto della ricerca e dei reperti...
Ecco che cosa ci dice sull'incidente Giancarlo Anselmi, appassionato ricercatore di storia della Val Nure e non solo...