Maschera antigas
Una miscela, sapientemente messa a punto dagli scienziati dell'epoca, di cloro e fosforo per soffocare e cloro più zolfo per scorticare i tessuti... L'umanità non ha mai smesso di progredire, in tutti i campi: anche nella ferocia. Così si ebbe nella Grande Guerra un salto di "qualità guerriera" con l'uso di gas per neutralizzare ed annientare il nemico. Era semplice da usare e dava risultati garantiti, specie all'inizio quando gli stati maggiori non conoscevano ancora la miscela usata dagli avversari. I combattenti italiani, al pari degli altri soldati, inizialmente avevano in dotazione maschere non idonee a proteggersi contro l'yprite e il fosgene... "D'altronde la stessa conoscenza sulla chimica era talmente bassa che i soldati furono istruiti, in caso di mancanza di maschere durante un attacco chimico, ad infilarsi un pezzo di pane bagnato in bocca (che simulava il filtro) coprendo poi il viso con un fazzoletto." (http://www.itinerarigrandeguerra.it/Le-Armi-Chimiche-Nella-Prima-Guerra-Mondiale)
Qui sotto immagini della maschera antigas Inglese S.B.R. (Small Box Respirator) 1917 . La maschera inglese fu, nel 1918, assegnata anche alle nostre truppe. Probabilmente fu la miglior maschera in dotazione all’Esercito Italiano.
(Collezione Arrigo Francani)
(Collezione Arrigo Francani)