Montale, Piacenza, Italy. P-47 Thunderbolt
Il P-47 Thunderbolt era un caccia bombardiere costruito dalla Republic Aviation Company ed ha iniziato a volare nel 1941 al servizio degli United States Army Air Force. Successivamente fu anche al servizio della Royal Air Force e della French Air Force. Ne furono costruiti circa sedicimila esemplari in varie versioni. E' stato il monomotore più grande e pesante durante la seconda guerra: lunghezza 11 metri, apertura alare 12,40, altezza 4,47, peso max al decollo 80 quintali. Volava alla velocità massima di 700 kh con una tangenza di circa 13000 metri e con un'autonomia massima, con i serbatoi supplementari, di 3000 km, 3500 nella versione P-47N. Era armato con otto mitragliatrici da 12,7mm. Equipaggio formato dal solo pilota.
"11 gennaio 1945: "Dies Irae" su Piacenza. La neve caduta il 6 gennaio copriva ancora la città. La temperatura scesa di parecchi gradi sotto lo zero, aveva provveduto a conservarla. C'era gelo anche la mattina dell'11 gennaio. Il cielo era terso. Alle 07:30 suonò l'allarme. Arrivavano da Pisa, Pontedera e Grosseto i 205 cacciabombardieri P-47 Thunderbolt che alle 08:18 erano in vista della nostra città. Sull'orizzonte limpido apparvero come una minacciosa macchia scura che avanzava lasciando, al suo passaggio, le bianche scie dei gas di scarico. Dalle 08:21 alle 16:31, scatenarono su Piacenza tutta la loro mostruosa violenza... L'antiaerea, si disse che le postazioni tedesche rimasero senza munizioni dopo ore di battaglia, abbatté tre velivoli. I piloti si paracadutarono. Uno venne catturato dai tedeschi e fu visto più tardi attraversare la città sotto nutrita scorta tenuto a bada dalle canne di numerose machinepistole."
(Tratto da: "Piacenza, una città nel tempo", volume 2, di Roberto Mori e Lucia Galeazzi, Edizioni Tip.Le.Co., 1998)
(Tratto da: "Piacenza, una città nel tempo", volume 2, di Roberto Mori e Lucia Galeazzi, Edizioni Tip.Le.Co., 1998)
"11 Gennaio 1945. Un manto di neve, caduta abbondante a dicembre, ricopriva la nostra città. Il cielo era limpido, solo ad alta quota si intravedeva una leggera copertura nuvolosa e faceva molto freddo. I piacentini si apprestavano ad affrontare una nuova dura giornata dell'inverno di guerra '44/'45, senza immaginare che li attendeva una prova durissima e tragica. Già il giorno prima, sugli aeroporti di Pisa, Grosseto, Pontedera, basi dei reparti di cacciabombardieri del XXII Tactical Air Command, specialisti, meccanici, armieri, personale di terra aveva lavorato freneticamente per rifornire, armare, i P-47D Thunderbolt di cui erano dotati 27th, 57th, 86th, 350th Fighter Groups alle missioni previste per il mercoledì seguente. Obiettivo di 28 distinte incursioni, alle quali presero parte oltre 200 cacciabombardieri, furono caserme, depositi di materiale militare, carburanti e munizioni, fabbriche, la raffineria di Piacenza...
Fu una giornata tragica per la nostra città: 109 civili persero la vita durante quelle incursioni. Degli oltre 200 aerei attaccanti che, a ondate successive, tra le 08:30 del mattino e le 16:30 si susseguirono su Piacenza, solo uno venne abbattuto dall'artiglieria contraerei."
(Tratto da: "Libertà", quotidiano di Piacenza, del 14 luglio 2012)
Fu una giornata tragica per la nostra città: 109 civili persero la vita durante quelle incursioni. Degli oltre 200 aerei attaccanti che, a ondate successive, tra le 08:30 del mattino e le 16:30 si susseguirono su Piacenza, solo uno venne abbattuto dall'artiglieria contraerei."
(Tratto da: "Libertà", quotidiano di Piacenza, del 14 luglio 2012)
Il 2nd Lt Robertson Alexander, s.n. Q-688846, a bordo di "Snotty Dotty" , il nikname del velivolo P-47D-28, serial number 44-19592, decolla da Pisa il 11 gennaio 1945 alle 10:40. Il suo compito è dirigere su Piacenza per bombardare gli obiettivi a lui assegnati: le caserme sullo Stradone Farnese. Il tempo è buono: nubi sottili oltre 4000 metri, visibilità oltre 10 miglia. Vola in formazione con altri otto caccia "Tunderbolt", anche loro carichi di bombe e munizioni. Ma una volta giunto sull'obiettivo, viene colpito dalla pronta reazione della contraerea tedesca (FLAK), i colpi ricevuti sono talmente violenti che staccano letteralmente l'ala sinistra del suo caccia. Si trova a 11000 mila piedi, il tempo di reagire alla nuova drammatica condizione e, a 6-7000 mila piedi, si lancia con il paracadute. Tocca terra poco lontano dal suo P-47, già schiantato, nei pressi di Montale, Piacenza. Successivamente viene catturato da soldati tedeschi e fatto prigioniero. Verrà inviato in Germania ed internato nello Stalag-Luft 3 A di Luckenwalde, Brandenburg. Liberato alla fine del conflitto e rimpatriato, parteciperà, con l'aviazione statunitense, alla guerra in Corea e quella del Vietnam.
La ricostruzione di questa pagina di storia è stata realizzata con l'aiuto degli amici del Gruppo cremonese "Air Crash Po", che hanno segnalato il caso, due anni fa, e suggerito alcune modalità per la ricerca. Poi il Grac ha "setacciato" l'area indicata per lungo tempo fino a "scovare" due testimoni preziosi, grazie ai quali ha potuto identificare il punto di impatto di "Snotty Dotty". Si tratta di Valter Premoli di Montale e Alberto Pollini di Pontenure, quest'ultimo vide proprio lo stacco dell'ala ed il pilota scendere appeso al paracadute.
Montale, 23 settembre 2014.
Sotto, il signor Valter Premoli indica il luogo dove precipitò il velivolo, sotto a destra l'intervista rilasciata al Grac.
Sotto, il signor Valter Premoli indica il luogo dove precipitò il velivolo, sotto a destra l'intervista rilasciata al Grac.
Le ricerche effettuale con i cerca metalli non hanno portato alcun esito in quanto l'area è stata intensamente urbanizzata e la fascia di terra a fianco della ferrovia, dove vi era la "voragine" provocata dallo schianto, è "inquinata" da ogni sorta di metalli: lattine, cerniere e maniglie di carrozze ferroviarie, monete, scatolette di vario genere, ecc. Insomma, è impossibile sperare di ritrovare in questo luogo un pezzo del P-47 con una ricerca non invasiva, di superficie, come conduce abitualmente il Grac. Occorrerebbero altri mezzi...
Sotto, alcune immagini della ricerca nell'area...
Sotto, alcune immagini della ricerca nell'area...
Di seguito gli emblemi dei reparti di volo dai quali dipendevano "Black 4" e "Snotty Dotty"
Qui sotto le relazioni dei comandi americani compilate a seguito del mancato rientro di "Black 4" e "Snotty Dotty"
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