Piastrino di riconoscimento
Ogni soldato al fronte doveva indossare il piastrino di riconoscimento che gli veniva fornito dal suo Distretto Militare. Il principale scopo di questo piastrino era l'identificazione di chi lo indossava, nel caso che il titolare non potesse più rispondere alla domanda "Chi sei?". Grazie al piastrino poterono dare un nome a troppe migliaia di militari che non potevano più rispondere chi erano. Il metodo, seppur ingegnoso, non era infallibile, infatti molte migliaia di corpi, disfatti dagli scoppi delle bombe, non fu possibile identificarli e rimasero ignoti.
Sotto il piastrino di riconoscimento, da portare appeso al collo, costituito da una scatoletta di latta con cerniera ed all'interno un foglietto con i dati del militare, nel caso specifico apparteneva al soldato Baldini Giuseppe, nato a San Lazzaro Alberoni (Piacenza) il 8 aprile 1878, Distretto Militare di Piacenza, matricola n° 2810, appartenente al 119° Battaglione Fanteria M.T.
(Collezione Cristiano Maggi)
Sotto il piastrino di riconoscimento, da portare appeso al collo, costituito da una scatoletta di latta con cerniera ed all'interno un foglietto con i dati del militare, nel caso specifico apparteneva al soldato Baldini Giuseppe, nato a San Lazzaro Alberoni (Piacenza) il 8 aprile 1878, Distretto Militare di Piacenza, matricola n° 2810, appartenente al 119° Battaglione Fanteria M.T.
(Collezione Cristiano Maggi)