Barche di Bettola, Piacenza. Spitfire MK VIII
Sotto, Spitfire (fonte Wikipedia). Lo Spitfire è stato uno dei velivoli che più ha inciso per la sorte della Battaglia d'Inghilterra e la vittoria degli alleati sui fronti europei... Fu costruito dalla Supermarine Aviation Works in molte versioni e ne furono prodotti oltre ventimila esemplari... volava a 600 chilometri l'ora ed era armato con due cannoni da 20mm e quattro mitragliatrici da 7,7mm...
Dopo anni di "indagini" (si è cercato questo aereo sul greto del Nure, sui monti a nord est di Bettola ecc.), il 31 maggio 2014, grazie all'amico Amato Rapaccioli dei Bigotti di Bettola, che ha accompagnato il Grac sul luogo, è stato individuato il punto dell'impatto e si sono ritrovati molti pezzi del velivolo precipitato a Barche. Sul periodo dell'incidente si pensa possa essere stato nel 1944 in estate o inizio autunno. Dall'esame dei resti ritrovati si stima che possa trattarsi di uno Spitfire MK VIII. Sono in corso le ricerche per rintracciare documenti sull'accaduto... Lo Spitfire, secondo i racconti tramandati dalle persone del luogo, sembra fosse stato colpito dalla contraerea germanica di Piacenza. Il pilota vista l'impossibilità di mantenere l'aereo in assetto di volo decise di abbandonare il velivolo e scendere a terra col paracadute. I partigiani lo "recuperarono" per trasferirlo presso il loro Ospedale Partigiano, che al tempo si trovava al Preventorio di Bettola. Dopo le cure fu accompagnato attraverso i monti e scortato fino a ricongiungersi con i suoi a sud della linea Gotica...
Sotto: video del 31 maggio, Amato guida il gruppo di ricerca sui sentieri dei monti ad est di Bettola...
Sotto: video del 31 maggio, Amato guida il gruppo di ricerca sui sentieri dei monti ad est di Bettola...
Pezzi ritrovati durante la ricerca del 31 maggio
La casa dello Spitfire
Dopo che il pilota ebbe abbandonato i comandi per lanciarsi col paracadute, lo Spitfire proseguì su una traiettoria tutta sua e nella parte finale sorvolò, a pochi metri, una casa in costruzione nel piccolo villaggio di Barche, due miglia a sud est di Bettola; poi si schiantò dentro il bosco a qualche centinaio di metri. Il proprietario della casa volle fissare quel momento di scampato pericolo con l'inserimento di tre pezzi del velivolo, recuperati dai rottami fumanti, nel muro stesso della casa, sulla parete che guarda il luogo dell'impatto. I pezzi del motore sono ancora là a testimoniare l'evento e... la "grazia ricevuta".
Dopo che il pilota ebbe abbandonato i comandi per lanciarsi col paracadute, lo Spitfire proseguì su una traiettoria tutta sua e nella parte finale sorvolò, a pochi metri, una casa in costruzione nel piccolo villaggio di Barche, due miglia a sud est di Bettola; poi si schiantò dentro il bosco a qualche centinaio di metri. Il proprietario della casa volle fissare quel momento di scampato pericolo con l'inserimento di tre pezzi del velivolo, recuperati dai rottami fumanti, nel muro stesso della casa, sulla parete che guarda il luogo dell'impatto. I pezzi del motore sono ancora là a testimoniare l'evento e... la "grazia ricevuta".
02 giugno 2014, il Grac ha effettuato un'altra uscita alla ricerca di nuovi reperti. Sotto immagini della giornata e le scoperte...
Una testimonianza di chi ha assistito alla caduta dello Spitfire...
07 giugno 2014, Amato accompagna il Grac nella località Bergonzi per incontrare Pipò, che all'epoca dell'incidente dello Spitfire era presente e ricorda bene anche i particolari. Sotto, al centro, Pipò, Giuseppe Agnelli, parla dell'evento e dice che era appena tornato da messa (da qui si presume fosse domenica) e mentre stava svestendo i panni della festa per sostituirli con quelli da lavoro, sente un boato che scuote l'intera zona. Corre fuori in tempo per vedere che vicino al caseggiato di Barche si alza una colonna di fumo ed allora capiscono che si trattava di un aereo precipitato. Accorre immediatamente sul posto e la prima scena che gli si presenta è uno del posto che sta uscendo dal bosco, dove si è schiantato il velivolo, trasportando a fatica una ruota intera. Nell'area dell'impatto quando Pipò giunse, vi erano già molte altre persone che "facevano spesa", asportando tutto quello che si poteva... esattamente quello che era già accaduto ed accadrà negli altri luoghi dove precipitarono altri velivoli. Poi aggiunge che il pilota atterrò col paracadute in località "Arze dal Mont", per essere subito intercettato da una pattuglia di partigiani e quindi trasportato al Preventorio, dove in quel periodo funzionava un'ospedale da campo sotto il controllo dei ribelli. Successivamente l'inglese fu aiutato a passare le linee nemiche per rimpatriare...
07 giugno 2014, Amato accompagna il Grac nella località Bergonzi per incontrare Pipò, che all'epoca dell'incidente dello Spitfire era presente e ricorda bene anche i particolari. Sotto, al centro, Pipò, Giuseppe Agnelli, parla dell'evento e dice che era appena tornato da messa (da qui si presume fosse domenica) e mentre stava svestendo i panni della festa per sostituirli con quelli da lavoro, sente un boato che scuote l'intera zona. Corre fuori in tempo per vedere che vicino al caseggiato di Barche si alza una colonna di fumo ed allora capiscono che si trattava di un aereo precipitato. Accorre immediatamente sul posto e la prima scena che gli si presenta è uno del posto che sta uscendo dal bosco, dove si è schiantato il velivolo, trasportando a fatica una ruota intera. Nell'area dell'impatto quando Pipò giunse, vi erano già molte altre persone che "facevano spesa", asportando tutto quello che si poteva... esattamente quello che era già accaduto ed accadrà negli altri luoghi dove precipitarono altri velivoli. Poi aggiunge che il pilota atterrò col paracadute in località "Arze dal Mont", per essere subito intercettato da una pattuglia di partigiani e quindi trasportato al Preventorio, dove in quel periodo funzionava un'ospedale da campo sotto il controllo dei ribelli. Successivamente l'inglese fu aiutato a passare le linee nemiche per rimpatriare...
07 giugno 2014, ancora una perlustrazione per aggiungere altri pezzi al fine di ricostruire con maggior accuratezza l'incidente, il tipo e l'allestimento del velivolo, sotto il "raccolto" di oggi...
Ritrovato il cannone di bordo dello Spitfire
03 agosto 2014, dopo settant'anni passati in un'officina a Bettola, la canna (una parte) del cannone Hispano MK.II fa bella mostra da oggi nelle vetrine del Museo della Resistenza di Sperongia di Morfasso. A donarla al Museo è stato il signor Benedetto Ferrari di Bettola. Quasi certamente faceva parte dell'armamento dello Spitfire precipitato a Barche, unico velivolo caduto nei paraggi che montava questo genere di arma. Il pezzo fu sicuramente asportato nella fase di "spolpamento" della "preda" caduta dal cielo ad opera dei civili del posto... In genere accadeva che, subito dopo l'incidente, la gente accorreva in massa per accaparrarsi un pezzo dell'aereo che potesse servire per ricavarci qualcosa di utile. Non bisogna dimenticare che erano tempi duri e qualsiasi cosa, specie se fatta in metallo, poteva essere trasformata in un utensile o qualcos'altro di necessario. A seconda dell'area di "giurisdizione" arrivavano anche, subito dopo gli abitanti del posto, i partigiani o i tedeschi/fascisti, i quali asportavano senz'altro le armi di bordo, almeno quelle apparentemente funzionanti, le munizioni e poco altro, lasciando il resto al popolo...
Sotto le foto della canna del cannone Hispano MK.II, da oggi in mostra al Museo della Resistenza di Sperongia
03 agosto 2014, dopo settant'anni passati in un'officina a Bettola, la canna (una parte) del cannone Hispano MK.II fa bella mostra da oggi nelle vetrine del Museo della Resistenza di Sperongia di Morfasso. A donarla al Museo è stato il signor Benedetto Ferrari di Bettola. Quasi certamente faceva parte dell'armamento dello Spitfire precipitato a Barche, unico velivolo caduto nei paraggi che montava questo genere di arma. Il pezzo fu sicuramente asportato nella fase di "spolpamento" della "preda" caduta dal cielo ad opera dei civili del posto... In genere accadeva che, subito dopo l'incidente, la gente accorreva in massa per accaparrarsi un pezzo dell'aereo che potesse servire per ricavarci qualcosa di utile. Non bisogna dimenticare che erano tempi duri e qualsiasi cosa, specie se fatta in metallo, poteva essere trasformata in un utensile o qualcos'altro di necessario. A seconda dell'area di "giurisdizione" arrivavano anche, subito dopo gli abitanti del posto, i partigiani o i tedeschi/fascisti, i quali asportavano senz'altro le armi di bordo, almeno quelle apparentemente funzionanti, le munizioni e poco altro, lasciando il resto al popolo...
Sotto le foto della canna del cannone Hispano MK.II, da oggi in mostra al Museo della Resistenza di Sperongia
Un'altra testimonianza di chi c'era...
Bettola, 23 agosto 2014. Intervista a Benedetto Ferrari. Quando precipitò lo Spitfire, Benedetto, che era un ragazzino, lo stesso giorno corse a Barche per vedere cosa era accaduto. Nel video sotto narra il fatto e parla anche dell'organizzazione che esisteva a Bettola (un nome fra tutti la famiglia Baio) per aiutare i soldati alleati che volevano ricongiungersi con i loro reparti, cosa che fece anche il pilota del velivolo caduto a Barche di Bettola... |
|
Sabato, 06 settembre 2014: qui sotto i reperti trovati oggi dal grac
17 gennaio 2015. Durante la ricerca effettuata oggi da Arrigo e Pierlino sono stati ritrovati i seguenti reperti
E' arrivato "Gas", il bovaro del bernese, cane da plexiglass ...
Alessandro da Pavia, uno dei più affezionati visitatori di queste pagine, ha inviato al Grac un graditissimo regalo: un cucciolo di cane da plexiglass, con tanto di istruzioni... Il suo nome è "Gas". Il Grac, dopo averlo tenuto in guarnigione per qualche tempo, giusto per famigliarizzare e dargli qualche nozione sul genere di ricerca che avrebbe dovuto svolgere, lo ha impiegato oggi per la prima volta sul campo. "Gas", inizialmente un poco spaesato, ha affrontato il suo compito con serietà ed impegno, riuscendo ad individuare, già alla sua prima uscita operativa, diversi pezzi di plexiglass. E' fuor di dubbio dotato di un potenziale elevato e, se ben seguito, potrebbe divenire un campione nella ricerca del plexiglass... Qui di seguito il protagonista e i risultati della sua prima battuta.
Pompa motore Roll Royce Merlin
24 novembre 2015. L'amico Amato Rapaccioli ha donato al Grac questo "oggetto misterioso", ritrovato mentre stava eseguendo dei lavori attorno a casa, luogo non lontano da dove avvenne l'incidente dello Spitfire. Molto probabilmente si tratta di una delle pompe olio motore installate sul "Merlin" montato sullo Spit. Sotto le immagini del reperto.
Ennesima uscita
02 aprile 2016. Il Grac continua con determinatezza la ricerca del "pezzo risolutivo" per scoprire il nome dell'equipaggio e numero del velivolo. Arrigo e Pierlino nella ricerca condotta oggi hanno rinvenuto i seguenti materiali...